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      L'attacco era aspro e di tal natura da far riflettere i più coraggiosi; evidentemente avevano a che fare almeno con un intero reggimento.
      «Compagni!» gridò Courfeyrac. «Non buttiamo via la polvere Attendiamo a rispondere che siano entrati nella via.»
      «E prima di tutto,» disse Enjolras «rialziamo la bandiera.»
      E raccolse la bandiera, caduta proprio ai suoi piedi. Al difuori, si sentiva l'urto delle bacchette nei fucili: la truppa ricaricava le armi.
      Enjolras riprese:
      «C'è qualcuno, qui, che abbia fegato? Chi collocherà la bandiera sulla barricata?»
      Nessuno rispose. Salire sulla barricata nel momento in cui, certo, essa era di nuovo presa di mira, significava semplicemente la morte. Anche il più coraggioso esita a condannarsi; perfino Enjolras tremò. Egli ripeté:
      «Non si presenta nessuno?»
      II • LA BANDIERA: ATTO SECONDODa quando erano giunti a Corinto ed avevano incominciato a costruire la barricata, nessuno aveva più badato a papà Mabeuf; eppure egli non aveva lasciato l'assembramento. Era entrato al pianterreno della taverna e s'era seduto dietro il banco; là, per così dire, s'era sprofondato in se stesso. Sembrava che non guardasse e non pensasse. Courfeyrac ed altri gli si eran avvicinati due o tre volte, avvertendolo del pericolo e invitandolo a ritirarsi, senza ch'egli paresse intenderli; quando non gli parlavano, la sua bocca si muoveva come rispondesse a qualcuno e, non appena gli rivolgevano la parola, le sue labbra divenivano immobili e gli occhi parevano non più vivere. Poche ore prima che la barricata venisse assalita, aveva preso una posizione che non aveva più lasciata, coi pugni sulle ginocchia e la testa piegata in avanti, come se stesse guardando in un precipizio.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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