Nulla aveva potuto smuoverlo da quell'atteggiamento; pareva che la sua mente non fosse lì. Quando ognuno era andato a prendere il proprio posto di combattimento, nella sala a terreno eran rimasti soltanto Javert, legato al palo, un insorto colla sciabola sguainata, che vegliava sopra di lui, e papà Mabeuf; nel momento dell'attacco, alla detonazione, la scossa fisica l'aveva colto e come risvegliato, s'era alzato bruscamente, aveva attraversato la sala e, nel momento in cui Enjolras ripeteva il suo invito: «Non si presenta nessuno?» fu visto il vecchio apparire sulla soglia della taverna.
La sua presenza produsse una commozione nei gruppi. S'alzò un grido: «È il votante! È il convenzionale! È il rappresentante del popolo!»
Probabilmente egli non udì.
Si diresse senza esitare verso Enjolras, mentre gli insorti si traevano da parte davanti a lui, con religioso timore, strappò la bandiera ad Enjolras, che indietreggiò, impietrito, e allora, senza che alcuno osasse fermarlo né aiutarlo, quel vecchio ottantenne, colla testa oscillante e il piede fermo, cominciò a salire lentamente la scala di pietra praticata nella barricata La cosa era tanto grandiosamente triste che tutti, intorno a lui, gridarono: «Giù i cappelli!» Ad ogni scalino che saliva, era sempre più impressionante; i capelli bianchi, la faccia decrepita, l'ampia fronte calva e rugosa, gli occhi infossati, la bocca stupita e aperta, il vecchio braccio che sollevava la bandiera rossa, sorgeva dall'ombra e s'ingrandiva nella luce cruenta della torcia; e si sarebbe creduto di vedere lo spettro del '93 uscire dal suolo, colla bandiera del terrore in pugno.
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