Pagina (1477/1886)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

     
      Aveva indosso un portafogli, quello stesso contenente il quaderno in cui aveva scritto tanti pensieri d'amore per Cosette; ne strappò un foglio e scrisse colla matita queste poche righe:
      «Il nostro matrimonio era impossibile. Mi rivolsi a mio nonno, che rifiutò. Io sono privo di beni di fortuna e tu anche. Sono corso da te e non ti ho trovato: sai quale parola d'onore t'avevo data. La mantengo e muoio. T'amo; quando leggerai questa lettera, la mia anima ti sarà vicina e ti sorriderà».
      Poiché non aveva nulla per sigillare la lettera, si limitò a piegare il foglio in quattro e vi appose il seguente indirizzo:
      Alla signorina Cosette Fauchelevent, presso il signor Fauchelevent, via dell'Homme-Armé, n. 7.
      Piegata la lettera, rimase un momento sopra pensiero; poi riprese il portafogli, l'aperse e scrisse sulla prima pagina, colla stessa matita, queste tre righe:
      «Mi chiamo Mario Pontmercy. Portate il mio cadavere da mio nonno, signor Gillenormand, via Filles du Calvaire, n. 6, al Marais
      Rimise il portafogli nella tasca della giubba, poi chiamò Gavroche. Il birichino, alla voce di Mario, accorse col suo aspetto allegro e devoto.
      «Vuoi fare qualche cosa per me?»
      «Tutto,» disse Gavroche. «Signore Iddio! Senza di voi, ero fritto!»
      «Vedi questa lettera?»
      «Sì.»
      «Prendila. Esci subito dalla barriera.» (Gavroche, inquieto, incominciò a grattarsi un orecchio), «e domattina la consegnerai al suo indirizzo, alla signorina Cosette, presso il signor Fauchelevent, in via Homme-Armé, n. 7.»
      L'eroico fanciullo rispose:


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Cosette Cosette Fauchelevent Fauchelevent Homme-Armé Mario Pontmercy Gillenormand Filles Calvaire Marais Gavroche Mario Gavroche Iddio Gavroche Cosette Fauchelevent Homme-Armé