Pagina (1522/1886)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      È una cosa terribile, vedere delle giovinette che non hanno pane. L'uomo mendica, la donna vende. Oh! Quegli incantevoli esseri così graziosi e dolci, che hanno i cappellini infiorati e cantano e cinguettano e riempiono la casa di purezza, profumo vivente, che dimostrano l'esistenza degli angeli nel cielo colla purezza delle vergini sulla terra, Giovanna, Lisa, Mimì, codeste adorabili e oneste creature che sono la vostra benedizione e il vostro orgoglio, stanno per aver fame, mio Dio! Volete che vi dica di più? Esiste un mercato di carne umana e non sarà certo colle vostre mani d'ombra, frementi intorno ad esse, che impedirete loro d'entrarvi! Pensate alla via, pensate ai viandanti che la gremiscono, pensate alle botteghe davanti alle quali passano e ripassano donne scollacciate, nel fango. Anche quelle donne sono state pure. Pensate alle sorelle, se ne avete; la miseria, la prostituzione, le guardie di città, Saint-Lazare, ecco dove cadranno quelle delicate e belle fanciulle, quelle fragili meraviglie di pudore, di gentilezza e di bontà, più fresche dei lilla nel mese di maggio. Oh, voi vi siete fatti uccidere! Voi non ci siete più! Benissimo; avete voluto sottrarre il popolo alla regalità e darete le vostre figlie alla polizia. State in guardia, amici, e abbiate compassione. Alle donne, alle infelici donne, non si ha l'abitudine di pensare molto; ci si fida del fatto che non han ricevuto l'educazione degli uomini, s'impedisce loro di leggere, di pensare, s'impedisce loro d'occuparsi di politica; ma potrete impedir loro di recarsi questa sera alla sala mortuaria a riconoscere i vostri cadaveri?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





Giovanna Lisa Mimì Dio Saint-Lazare