L'ombra prodotta da quell'uomo fece volgere il capo a Javert, che alzò gli occhi e riconobbe Jean Valjean; egli non trasalì neppure e, abbassando fieramente le palpebre, si limitò a dire: «È del tutto naturale.»
VII • LA SITUAZIONE S'AGGRAVALa luce cresceva rapidamente; ma non una finestra s'apriva, non una porta si socchiudeva. Era l'aurora, non il risveglio. L'estremità della via Chanvrerie opposta alla barricata sgombrata dalla truppa, come abbiam detto, pareva libera e s'apriva ai passanti con sinistra tranquillità. Via Saint-Denis era muta, come il viale delle Sfingi a Tebe: non un essere vivente, nel crocicchio imbiancato da un riflesso solare. Nulla è più triste di quella luce delle vie deserte.
Non si vedeva nulla, ma si sentiva. Ad una certa distanza si produceva un movimento misterioso; era evidente che stava per giungere il momento critico. Al pari della sera precedente, le vedette ripiegarono; ma tutte, stavolta.
La barricata era più forte che al momento del primo attacco; dopo la partenza dei cinque, era stata ancora rialzata.
Per consiglio della vedetta che aveva osservato la regione dei mercati, Enjolras, per timore d'una sorpresa alle spalle, prese una risoluzione grave: fece barricare il budello della viuzza Mondétour, rimasto libero fino allora. A tale scopo venne disselciata la via per qualche lunghezza di casa in più. In tal modo la barricata, circondata di mura su tre vie, la via Chanvrerie, di fronte, la via del Cygne e la Petite-Truanderie a sinistra e la via Mondétour a destra, era davvero quasi inespugnabile.
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