Ci si immagini, lì sotto, quella foresta ramificante che si chiama la fogna. Il sistema di fogne allora esistenti, messe in fila l'una dopo l'altra, avrebbe dato una lunghezza di undici leghe; e abbiam, detto che la rete attuale, grazie alla speciale attività dell'ultimo trentennio, non misura meno di sessanta leghe.
      Jean Valjean incominciò coll'ingannarsi; credette d'essere sotto la via Saint-Denis, ma disgraziatamente non era lì. Sotto la via Saint-Denis v'è una vecchia chiavica di pietra, che risale a Luigi XIII e che va dritto alla fogna collettrice, detta la Cloaca Grande, con un sol gomito, a destra, all'altezza dell'antica Corte dei Miracoli, e con una sola diramazione, la chiavica Saint-Martin, nel qual punto le quattro braccia si tagliano in croce; ma il budello della Petite-Truanderie, l'ingresso del quale era vicino a Corinto, non ha mai comunicato col sotterraneo di via Saint-Denis e mette capo alla fogna di Montmartre. Ora, Valjean s'era addentrato in quella direzione, dove abbondavano le occasioni di perdersi; poiché la fogna di Montmartre è una delle più intricate della vecchia rete. Fortunatamente, egli s'era lasciato alle spalle la fogna dei mercati, la cui pianta assomiglia ad una quantità di alberi di parrocchetto incastrati fra loro; ma aveva davanti a sé più d'un caso imbarazzante e più d'una svolta di via (poiché sono vere vie) che s'offriva nell'oscurità come un punto interrogativo. Prima di tutto, a sinistra, l'ampia chiavica della Cava, specie di rompicapo cinese, che spinge e aggroviglia il suo caos di T e di Z sotto il palazzo delle Poste e sotto la rotonda del mercato dei grani fino alla Senna, dove termina in forma di Y; secondariamente, a destra, il corridoio curvilineo di via Quadrante, coi suoi tre denti, che sono altrettanti vicoli ciechi; terzo, ancora a sinistra, la diramazione del Mail, complicata, quasi all'ingresso, da una specie di forca e che va, di zig-zag in zig-zag, a far capo alla grande cripta di scarico del Louvre, irta di tronchi e di ramificazioni in tutti i sensi; e infine, a destra, il corridoio cieco di via Jêuneurs, senza contare le piccole chiaviche qua e là, prima d'arrivare alla fogna perimetrale, che sola poteva condurlo a qualche uscita abbastanza lontana per esser sicura.