Ma la ronda si rimise in cammino, lasciandosi alle spalle Valjean, il quale, di tutto quel movimento, non scorse nulla, all'infuori dell'eclisse della lanterna, che si voltò ad un tratto dall'altra parte.
Prima d'andarsene, il sergente, per sgravio di coscienza della polizia, scaricò la carabina verso la parte che veniva abbandonata, in direzione di Jean Valjean. La detonazione si ripercosse di eco in eco nella cripta, come il borborigmo di quel titanico budello; e un pezzo di calcinaccio che cadde nell'acqua e la agitò, a pochi passi da Valjean, l'avvertì che la palla aveva colpito la vôlta, sopra il suo capo.
Alcuni passi cadenzati e lenti risuonarono per qualche tempo sul fondo della galleria, sempre più smorzati dal progressivo aumento della lontananza; il gruppo di forme oscure si dileguò, un bagliore oscillò, ondeggiando e colorò l'arco della vôlta d'un contorno rossastro che decrebbe e poi sparve; l'oscurità ridivenne completa, la cecità e la sordità ripresero possesso delle tenebre, e Jean Valjean, che non osava ancora muoversi, rimase a lungo appoggiato al muro col dorso, l'orecchio teso e la pupilla dilatata, guardando svanire quella pattuglia di fantasmi.
III • L'UOMO PEDINATOBisogna rendere alla polizia di quei tempi questa giustizia, che, perfino nelle più gravi congiunture pubbliche, adempiva imperturbabilmente i suoi doveri di vigilanza stradale e di sorveglianza. Per essa, una sommossa non era un pretesto bastante per allentare la briglia ai malfattori e trascurare la società, per il solo fatto che il governo era in pericolo; e il servizio consueto veniva correttamente compiuto attraverso quello straordinario, senza esserne turbato.
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