Di tanto in tanto gli giungeva attraverso gli sportelli che proteggevano le bocche della fogna, un soffio d'aria fresca, che lo rianimava.
      Potevano essere le tre pomeridiane, quando giunse alla fogna perimetrale.
      Dapprima fu stupito da quel subitaneo allargamento. Si trovò bruscamente in una galleria di cui le sue mani, stese, non raggiungevano affatto entrambi i muri, e sotto una vôlta che il suo capo non toccava; la Cloaca Grande, infatti, è larga otto piedi ed è alta sette.
      Nel punto in cui la fogna di Montmartre raggiunge la Cloaca Grande, altre due gallerie sotterranee, quella di via Provence e quella dell'Abattoir, vengono a formare un quadrivio. Fra quelle quattro strade, uno meno sagace sarebbe rimasto indeciso; ma Jean Valjean prese la più ampia, ossia la fogna perimetrale. Qui si riaffacciava il problema: scendere, o salire? Egli pensò che la situazione urgeva e che ormai bisognava, a qualunque rischio, raggiungere la Senna, o, in altri termini, scendere. E voltò a sinistra.
      Bene gliene incolse; poiché sarebbe un errore il credere che la fogna perimetrale abbia due uscite, una verso Bercy e l'altra verso Passy e ch'essa sia, come indica il suo nome, la cinta sotterranea della Parigi della riva destra. La Cloaca Grande, che non è altro, come il lettore ricorderà, se non l'antico fossato Ménilmontant, fa capo, se la si risale, ad un vicolo cieco, vale a dire al suo antico punto di partenza, già sua sorgente, ai piedi della collinetta Ménilmontant. Essa non ha alcuna comunicazione diretta colla diramazione che raccoglie le acque di Parigi, a partire dal quartiere Popincourt, e che si getta nella Senna per mezzo della fogna Amelot, sotto l'antica isola Louviers; codesta diramazione, che completa la fogna collettrice, ne è separata, proprio sotto la via Ménilmontant, da un muro divisorio, punto di divisione delle acque a monte e a valle.