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      Solo, il crescente pallore delle chiazze di luce ch'egli incontrava di tanto in tanto gli indicò che il sole si ritirava dai selciati e che il giorno non avrebbe tardato a declinare; e il rombo delle carrozze sul suo capo, fattosi intermittente, da continuo che era, lo trasse a concludere che non era più sotto il centro di Parigi e che andava avvicinandosi a qualche regione solitaria, nelle vicinanze dei viali esterni o dei lungo Senna periferici. Dove vi sono meno case e meno vie, la fogna ha minor numero di spiragli; perciò l'oscurità si faceva fitta intorno a Valjean, che non per questo cessò d'avanzare nell'ombra.
      E quell'ombra, bruscamente, divenne orrenda.
      V • PER LA SABBIA, COME PER LA DONNA, VI È UNA FINEZZA PERFIDA.
      Sentì che entrava nell'acqua e che aveva sotto i piedi, non più il selciato, ma la mota.
      Capita talvolta, su certe coste della Bretagna o della Scozia, che un uomo, un viaggiatore o un pescatore, camminando alla bassa marea sopra il greto sabbioso, lontano dalla riva, s'accorga all'improvviso che da parecchi minuti egli stenta a camminare. La spiaggia, sotto i suoi piedi, sembra pece; la suola vi si appiccica. Non è più sabbia, è vischio. Il greto è perfettamente asciutto; ma, ad ogni passo che si muove, non appena s'è alzato il piede, l'impronta da esso lasciata si riempie d'acqua. L'occhio, del resto, non s'è accorto di nessun cambiamento; l'immensa spiaggia è unita e tranquilla, tutta la sabbia ha lo stesso aspetto e nulla distingue il suolo solido da quello che non lo è più e la gioconda nuvoletta degli insetti marini continua a saltellare coprendo alla rinfusa i piedi del viandante.


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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