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      Da sessanta secoli a questa parte l'uomo e la donna se la son cavata coll'amarsi; se il diavolo, maligno, s'è messo ad odiare l'uomo, questi, ancor più maligno, s'è messo
      ad amare la donna, e in questo modo s'è procurato un bene maggiore del male che gli ha procurato il diavolo. Codesta finezza è stata trovata fin dal tempo del paradiso terrestre; l'invenzione è vecchia, amici miei, ma è sempre nuova. Approfittatene. Siate Dafni e Cloe, in attesa d'essere Filemone e Bauci; fate in modo che, quando siete l'uno coll'altra, non vi manchi nulla e che Cosette sia il sole per Mario, e Mario l'universo per Cosette. Il sorriso di vostro marito sia per voi il bel tempo, Cosette; e la pioggia per te, Mario, siano le lagrime di tua moglie. Ma che non piova mai, nella vostra vita coniugale! Voi avete guadagnato alla lotteria il numero buono, l'amore nel sacramento; avete il primo premio. Conservatelo, mettetelo sotto chiave, non lo buttate via, adoratevi e infischiatevi del resto. Credete quanto vi dico, perché è buon senso, ed il buon senso, non può mentire. Siate l'uno per l'altra una religione. Ognuno ha il suo modo d'adorar Dio. Perdincibacco! Il miglior modo d'adorar Dio è amare la propria moglie. Io t'amo: ecco il mio catechismo. Chiunque ami è ortodosso; e la bestemmia d'Enrico IV mette la santità fra la crapula e l'ubriachezza. Ventre santo ubriaco! Io non sono della religione di questa bestemmia: è dimenticata la donna, e mi stupisce, da parte della bestemmia d'Enrico IV. Viva la donna, amici miei!


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I miserabili
di Victor Hugo
pagine 1886

   





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