- «Sai cosa devi fare? Ora devi battere la bacchettina fatata che te hai dell'Orco e comanda di essere straportati tutti e due in Portogallo.» - Figlia d'i' Re di Portogallo gli era; che di faccia a i' palazzo d'i' suo signor padre batte la bacchettina fatata e fa uscire un bellissimo palazzo sulle Meraviglie, di faccia a quello d'i' suo signor padre, alle dodici e mezzo di notte, con servitł e tutto. Un palazzo bene ammobiliato! Antonio batte con quella bacchettina: - «Comandi signore.» - «Da mangiare d'i' meglio che ci pol'essere, da Regina com'ella č!» - Si mettono a mangiare tutti e due. Non istorno ad andare a riposarsi; essendo una cislonga di qua e una cislonga di lą, si mettono tutti e due sdrajati in queste cislonghe, di faccia a i' terrazzino de i' signor padre. I' maggiordomo, la mattina che si alza, va a i' balcone; a un tratto: - «Ahimč, che affare č questo?» - e vede che avevano nella nottata stampato un palazzo sulle Meraviglie; I' maggiordomo tanto mira quella donna e quell'omo (due be' giovani tutti e due, ma belli! tanto belli!), che gli rimasono impressi intorno a i suoi occhi d'i' maggiordomo. Corre i' maggiordomo alla camera d'i' Re: - «Maestą! Maestą! Maestą!» - A un tratto si sveglia e dice: - «Cosa c'č? cosa c'č? cosa c'č?» - «Ah una gran bellissima meraviglia, Maestą mia cara. Di faccia a i' suo palazzo č stato fabbricato un palazzo sulle Meraviglie nella nottata. C'č due bellissimi giovani. Se č moglie e marito questo io non lo so. Ma č un gran bellissimo giovane, con capelli d'oro tutti inanellati e una gran bellissima femmina.
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