» - Questo ragazzo la ringrazia, va via, e trova la piazza col cortile e entra dentro. E sente: - «Ah piglialo! acchiappalo!» - Lo strascinavan di qui, lo battevano, mah! non era possibile, gua'! Stancato, si volta. - «Eh state fermi!» - Rimane una statua. Venghiamo alla sorella. Guarda l'anello e vede la pietra cangiata un'altra volta[10]. Lei urla e dice: - «Oh dio! l'è morto anche questo de' miei fratelli! Sono stata io la vittima!» - Che ti fa? Serra il palazzo e va via: - «Sono morti loro, e voglio morire anch'io.» - Quando ha fatto un pezzo di strada, la trova l'istessa vecchina. - «Ah, dove vai, bella ragazza?» - «Ah!» - la gli dice - «vado incontro di uccello che parla, albero che canta, fontana che brilla.» - «Poerina!» - dice - «tu morirai!» - «Eh! come han fatto i miei fratelli! Sono morti loro e voglio morire anch'io!» - «Lo so, che quelli eran tuoi fratelli» - la gli dice. - «Tieni queste due pentole di lardo, con questo pennello. Tieni questa boccettina per mette' l'acqua della fontana. Se ti riesce di passare, èmpila d'acqua, prendi una rama di quell'albero e acchiappa l'uccellino e vien via. Di queste due pentole io ti do, quando tu torni addietro, ungi tutte queste statue, fra quelle c'è anche i tuoi fratelli. Ungile tutte, risuscitan tutte; quante ce ne è, tante risuscitano.» - Poi la gli dice - «questa boccettina, buttala nella tua vasca, tu vedrai come brilla! Quella rama, piantala dove tu vuoi nel tuo giardino, tu sentirai come canta! E l'uccello, mettilo su un posto nel boschetto, tu sentirai come discorre!
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