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      Dice: - «Bambini! chi siete? che fate? dove andate?» - Dice il bambino: - «Oh! che volete, nonna, siamo de' disgraziati. La mamma ci tratta male, senza sapere il perchè, e si mena una vita disperata a far pascere questi maiali: e quando si torna a casa è miracolo se non se ne tocca.» - Dice la vecchia: - «Lo credo io, poveri bambini! Vo' non siete mica figlioli de' mugnai. E' v'hanno ricolto dentro una cesta nel bottaccio, ora sono parecchi anni.» - «Oh! che ci raccontate?» - sclamarono tutti e tre. - «Il vero, bambini miei. Ma se mi volete ubbidire in tutto e per tutto,» - replicò la vecchina, - «potrei anche rimettervi in fortuna. Anderesti via volentieri lontano da' mugnai?» - «Eccome!» - disse la bambina maggiore: - «Basta che si sapesse come fare. Insegnatecelo voi, e vi si promette che vi s'ubbidirà in tutto e per tutto.» - E la vecchia: - «Statemi dunque a sentire. Io vi darò tre cose; ma badate d'adoperarle proprio nel modo che vi comando. Questa scatolina non la dovete aprire se non quando v'accade di avere un gran dispiacere, ma grande. Custodite bene questo cagnolino, e quel che mangiate, prima d'assaggiarlo, lo darete sempre a lui. Con questa mazzettina poi, picchiandola in terra, potrete ottenere tutto quello che vi garba. Avete inteso? Ora, tornate al mugnaio, rimettete i maiali, e poi zitti zitti e di nascosto partitevi da casa e andate pur lontano alla ventura, dove vi menano le gambe. Addio.» - E la vecchia sparì a un tratto. I bambini si sentirono tutti rinuzzolire alle parole della vecchia e allegri tornarono a casa co' maiali, e quando gli ebbero rimessi nello stalluccio, veduto che nessuno badava a loro, presero la via, come si dice, tra le gambe, e cammina cammina fino a che non arrivarono stracchi per bene in fondo a un bosco folto, che già era calato il sole e cominciava a far buio.


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La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708