Tu troverai, con rispetto, cimici, con rispetto, pidocchi; tutti questi insetti sudici; ma tu devi dire: Perle e diamanti. Quando poi tu sarai su il piano della fata, tu gli dirai: Son venuta per lo staccio. Ma lei, prima di dartelo, ti dirą: Vieni meco, ragazza; vieni con me. La ti condurrą in una stanza, dove sarą piena di cappelli belli e brutti, di vestiti belli e brutti. Lą ti domanderą: quale tu vņi? Scegli il pił brutto abito e il pił brutto cappello. Poi la ti dirą: Sai? quando t'esci fņri dell'uscio, tu sentirai il ciuco che fa: «irrahahn! irrahahn!» Non ti voltare addietro dove tu senti ragliare. Ma quando tu senti fare: «chicchericł!,» vņltati.» - «Grazie, Grazie!» - «Addio!» - «Addio!» - La va via questa donna. E la bambina arriva su questa piazza; e trova l'uscio; e va su; e trova queste donnine. - «Poerina, vien quą! Vieni a cercarci, che s'ha tanto pizzicore.» - Quando la le ha cercate: - «Cosa tu ci trovi?» - «Perle e diamanti» - la dice. - «E perle e diamanti avrai. Addio, sai, poerina, grazie.» - E va via la bambina, e la va su, e picchia. Dice la fata: - Chi č?» - «La m'ha mandato la mamma a prendere lo staccio.» - «Eccoci, eccoci! Poerina, vieni, vieni di quą.» - La conducono in questa stanza dove c'era tutti vestiti: di quą belli e ricamati; di lą brutti e stracciati; e i cappelli l'istesso, di quą belli, di lą brutti. Gli dicono: - «Quale tu vņi?» - Lei la dice: - «Questo quą» - ma il pił brutto, stracciato vestito, e il pił brutto cappellaccio. Allora gli dicono: - «No, anzi tu hai da aver questo!
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Perle Vieni Sai
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