Odescalco, corso a l'alto grido della figliuola e nulla vedendo, contro di lei assai si turbò; et acramente minacciolla, che se ella più gridava, egli le farebbe uno scherzo che non le piacerebbe. E tutto sdegnato si partì, pensandosi che ella avesse veduto nella sua immaginativa uno di coloro, che per suo amore erano stati nel torneamento uccisi.» - Vedi anche Pitrè (Op. cit.) XIX. Lu Scavu. Cf. Con la Novella II della Giornata IX del Pecorone: - «Arrighetto, figliuolo dello Imperadore, nascoso dentro un'aquila d'oro, entra in camera della figliuola del Re d'Araona, e fatto accordo con essa la porta per mare in Alemagna. Guerra che ne avviene e la pace fatta per ordin del papa sotto pena d'escomunicazione.» - Da dove comincia: - «Il Re di Raona ebbe una figliuola, la quale avea nome Lena, giovane, bella, vaga, costumata e savia, ecc.» - fino a: - «ed essendone certo, se ne tornò al padre, e dissegli che il figliuolo dello Imperadore era venuto in persona e furata l'avea.» - Cf. per questo ascondimento nella statua d'un uccello l'annotazione alla stanza XIII del II Cantare del Malmantile, che rimanda al II Canto del Mambriano e per altri particolari della fiaba, vedi l'annotazione alla stanza VI del medesimo Cantare del Malmantile. Nel quale, in fin de' conti, si narra l'origine del proverbio È fatto il becco all'oca, onde si hanno varianti senza numero.
[3] È notevole la somiglianza di questo episodio con la Istoria bellissima di Angelina Siciliana, la quale amava grandemente Gesù Cristo, dalla quale sentirete, che per vivere castamente vendè fino i suoi capelli, quali furono poi la sua fortuna (Bologna.
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