» - dice, - «vostro padre, quando vo' vedete che piange, vo' gli avete a dire: La non pianga, via, signor padre! non c'è rimedio. Perchè la non isposa la signora maestra?» - Eccoti, quand'egli è in casa, piangeva quest'omo sempre e rammentava la sua moglie: - «Babbo! la non pianga! non c'è rimedio! Perchè la non piglia la signora Maestra che la ci vol tanto bene?» - «Bisogna vedere se la signora Maestra la mi vorrà. Io ho due figliole, vojaltre, sapete; non è facile.» - «E» - dicono - «gli si dirà noi; gli si dirà noi alla signora Maestra.» - Eccoti la mattina le vanno a scola. - «Così, cosa disse?» - «Chi sa se la signora Maestra la vorrà prender me? E noi gli si disse: Si dirà noi alla Signora Maestra; si sentirà quel che la dice.» - Dice la Maestra: - «Quando stasera egli vi domanda, voi gli avete da dire: Se gli è contento lui, io son contenta.» - Eccoti la sera ritornano: - «Cosa gli ha detto la Signora Maestra?» - Dicono: - «Ha detto: se gli è contento Lei, lei è contenta.» - «Bene» - dice - «vol dire che domani io verrò là e si discorrerà i nostri affari.» - Eccoti la mattina va là e si principia a discorrere: - «Io son contento.» - «Io son contenta.» - Facendo il discorso corto, in poco tempo furono sposi. Dopo che furono stati sposi, dopo sette o otto giorni, la principiò a strapazzare queste bambine; la gli tirava, la non le poteva soffrire. Le bambine, quando tornava suo padre: - «Babbo» - dicevano - «quanto la ci strapazza, la signora Maestra. Quanto ci tira! La ci voleva tanto bene!
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