Pagina (322/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ma il riso, suscitato da questo e simili episodi, mi pare aver dovuto esser più salubre, più morale ed esteticamente superiore a quello, che destano certi moderni Acquazzoni in montagna, certe Missioni di donna, certe Nonne scellerate eccetera, eccetera.
     
      [5] È noto (ma pur giova ricordarlo) appena che adoperarsi male co' tempi futuri per come, subito che, tosto che. Esempio: - «Appena, che sarà andato via il maestro, io verrò da voi.» - S'ha a dire: Come sarà andato via il maestro; oppure: tosto che sarà andato via, eccetera.]
     
      [6] Sito, a Firenze si adopera solo nel senso di puzza, cattiv'odore; mai in quello di luogo. Raccontano d'uno d'altra provincia d'Italia, il quale, visitando un casino, che voleva affittare per villeggiarvi, sclamava sempre: Oh che sito! oh che sito! La fattoressa, che il menava intorno, diceva fra sè: Dice, che v'è un sito! Guà'! I' 'un lo sento! Finalmente scesero in un chiuso tutto aranci, e gli aranci eran tutti fioriti ed olezzavano, che non si può dire l'odore, che rendevano. Sclama il forestiero: Oh che sito! che sito! La donnicciuola non si potè tenere di non gli dire: Oh senta! qui poi, sito, davvero 'un ce n'è!]
     
      [7] Que' vasi di vetro sottile ed impagliati, dal collo lungo e stretto e dalla pancia quasi sferica, ne' quali custodiscono e portano in tavola il vino nella Toscana. Nelle provincie meridionali, in Lombardia, in Piemonte non usano. Sogliono esser capaci due litri e un quarto. Il piretto napolitano, più spiccatamente piriforme e più capace, è di vetro spessissimo e si regge in piedi senza impagliatura.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Acquazzoni Missioni Nonne Sito Firenze Italia Que Toscana Lombardia Piemonte