Vedrai, se l'apri, tosto, da sè stessoMoltiplicarsi quel, che v'è raccolto:
Se poi vota la lassi e d'oro scarca,
Ve ne ritrovi almen sempre una marca.
La lucertola avrai da le due code,
Perchè, giocando, a guadagnar ti serva, ecc. -
Fra le Novelle Morali del Chierico Regolare Somasco Francesco Soave ce n'è una, intitolata Alimék o la Felicità, Novella Araba, il cui protagonista possiede una borsa, ch'è piena d'oro, qualora egli vuole.
[4] De' cavalli e delle armi. Sarebbe più italiano: armi e cavalli.
[5] Racconta Tommaso Costo, nella prima delle Otto giornate del Fuggilozio: - «Un certo messer Nazario, milanese, avendo ire a Genova per un suo negozio, non sapeva come farsi, a lasciar la moglie sola e sicura: e perchè essendo giovane e bella, come geloso dell'onore, ne stava grandemente in sospetto; e massime ch'ella era un poco leggeretta. Alla fine, essendo pur costretto a partirsi, le lasciò quest'ordine, che a qualunque persona la richiedesse di qualche servizio, dovesse dir di no. Ciò intendendo un suo vicino, uomo in far delle truffe diligentissimo, andatosene dalla buona donnicciuola, sì le disse: Madonna Pierina, (così aveva nome) se io vi facessi quel servigio (e glielo dichiarò) ve l'avreste voi a male? - No, rispose la galante femmina, ricordandosi dell'ordine del marito. E così furono d'accordo e 'l povero di messer Nazario per la sua sciocca avvertenza rimase burlato; e debitamente, perchè il poco accorto marito suole talvolta esser cagione dell'errore della semplice moglie.
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