Questo, che uedo, non è sogno: son par uigilante. Sia quel, che esser può, uo salutarlo. Dio te salui, amico mio; et doue sei tu tanto tempo stato, ouero da quali lontani a noi te transferisci, con spettacolo de habiti tanto strani?
Piacevolezza. La longa peregrinatione me ha fatto così da uoi alieno.
Desio. Dunque, tu ai peregrinato?
Piacevolezza. Non te l'ho ditto io?
Desio. Et in che paesi?
Piacevolezza. Tutta la terra, il mare, de fore e dentro, l'aere anchora e il concavo (cioè la parte intrinseca) del continente cielo; e ho trouato in questi, li paesi della mirabilità.
Desio. Et che uuol dire, che io non intesi mai nominarli?
Piacevolezza. Perchè non se ha memoria d'altro, che me, della nostra regione, in quelli hauer peruenuto.
Desio. Dunque tu hai trouato nuoui paesi?
Piacevolezza. Certamente nuoui.
Desio. Et che in quelli uisto hai?
Piacevolezza. Mirabile cose.
Desio. Mirabile?
Piacevolezza. Sì; e, per tanto, regione de mirabilitate le chiamai.
Desio. Et che mirabil cose sono queste?
Piacevolezza. Tanto che ogni credenza humana trapassano.
Desio. Dì, te prego; e non mi lasciar pendente nel tuo parlare.
Piacevolezza. Forse non le crederai.
Desio. E como non uoglio credere io un tanto amico, quando afferma hauer uisto e toccato?
Piacevolezza. Sì, e con giuramento anchora, quanto più santamente me sera possibile. Dunque, ascolta. Che io te giuro per tutti li nulli e la lor potentissima deità; e per la congregatione delli nienti, e li compagni, matre e fratelli, cosa che ognuno teme e abborre; anchora te giuro per la deità e summo potere de uano: che tutto quello dico, ho cercato; e tanto è uero, quanto la equal pianura è monte, o quanto il gambaro, elefante, ouero la mosca, grua e sparuiero.
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