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      È uero, che la mattina fino all'hora de mangiare, tutti sono lessi, a mezzogiorno rosti, soffritti la sera, et la mezza notte de molti et quasi infiniti gusteuoli sapori. La terza montagna è de recotta marauigliosa, con boschi et selue d'arbori senza foglie, ma frutta tutti, secondo la uaria stagione, perchè la mattina son puine calde et tenerelle, cauo de latte et gioncade; nel mezzo giorno, formaggi dolci et formagietti, e de quelli longhi, anchora degli altri, che chiamano teane; la sera son duri et salati. Quando se sfende la scorza per leuante corre botiro; uerso il ponente, latte; et nel tronco, in forma de fongi, tutti produceno eccellenti rafioli. Nella estate, odoran d'acqua rosa et uiole, nell'inuerno son tutte moscate. La quarta montagna, che dapò per ordine se colloca, è de zuccaro tutta, de herbe coperta, de boschi et selue, poco minore delle prime; et son confetti li frutti, li fiori. Le scorze, li tronchi et le radice anchora hanno mirabile proprietà: se la scorza intacchi o sfendi, como siropo distilla gioso, abondante de sapor buono et uario nel colore, perchè odora del legno da doue descende. Iui tu uedi le selue de canella, de zenzero uerde, et quella de noce moscata, de gariofili, et del balsamo li arbustelli, de tutte le specie, ancor de mirabolani citroni, limoni, naranci et pomi adami, peri moscatelli, et tutti altri ancora, mandole et noce, persichi et susini, ceriese con marasche, zucche, cucumeri, citruli et meloni. Tu non potrai tanto diligentemente immaginare tra le cose tutte, che in quella non troui de più e de migliore.


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La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708