» - Monta a cavallo; e col cane, la lancia e lo stioppo ad armacollo, parte di galoppo. Il secondogenito, dappertutto, dove passava o si fermava, faceva delle ricerche sul fratello suo, dicendo: - «Avete visto uno compagno a me?» - E ognuno rideva, rispondendo: - «Oh bella! non siete voi quello dell'altra volta?» - A questo modo il giovane capiva, che pur'anche il primogenito era passato da quei luoghi. E quando lui arrivò alla città, dove il primogenito aveva morto il Mago e sposata la figliola del Re, in nel suo entrare, tutti facevano le meraviglie e gridavano: - «È lui! è salvo! Viva il Principe!» - Sicchè, fermato e condotto dal Re, tanto questo, che la Principessa e la corte intiera, ingannati dalla gran somiglianza, lo sbagliavano col primogenito. E lui? zitto! non conoscendo se era in mezzo a gente di garbo o a gente traditora. Ma tanto la rigirò con furbizia, interrogando e rispondendo a proposito, che venne a capo di raccapezzare a un dipresso le avventure del primogenito, le sue nozze colla Principessa e il suo smarrimento nella selva incantata. Venuta la notte, il secondogenito fece le viste di esseredi molto sturbato pe' disagi sofferti e stracco morto; e, messosi sovra una sponda del letto, lontano dalla Principessa, si addormentò. Alla mattina, si sveglia, si alza e apre la finestra e vede la selva dirimpetto. Coll'animo bramoso di ricercare il fratello, dice alla Principessa: - «Vò andare un po' a caccia laggiù.» - E la Principessa piangendo: - «Ma che non ti basta il pericolo, scansato una volta, e le pene, che m'hai fatto soffrire a cagion tua?
| |
Mago Principe Principessa Principessa Principessa Principessa Principessa
|