Vedi l'altre fiabe di questa raccolta, intitolate La bella e la brutta (pag. 195) e La Prezzemolina (pag. 209) Cf. Pitré. (Op. cit.) XV. Lu Re di Spagna; XVII Marvizia ecc. ecc. ecc.
XXX.
L'IMPIETRITO.[1]
C'era una volta un gran ricchissimo mercante, che aveva tre bastimenti: uno d'oro, uno d'argento e uno di pietre preziose e diamanti. Aveva tre figlie questo mercante. Di queste tre figlie, che lui aveva, ne aveva due che erano perfide e scellerate; e una era bona, che non sortiva mai del suo quartiere e non confavolava mai con le sorelle. Questo mercante va da quella bona delle figlie e dice: - «Sai, figlia mia, domani andrò a mercanteggiare con il primo bastimento. Posso esser sicuro, che le mie figlie, che non mi sciuperanno niente del palazzo?» - «Eh, signor padre, vada, vada, vada; faccia Lei il suo interesse.» - Guarnito di mercanzie il primo bastimento d'argento e tutto per andare a mercanteggiare; quando è a un buon punto, gli apparisce un vascello di Levantini. L'assaltano, che il povero mercante ha un dicatti di scampare la pelle e perde il primo bastimento. Piangendo e sospirando d'aver perso il primo bastimento, se ne torna al suo palazzo, entra nel suo quartiere e vede mancanti alcuni effetti di roba. - «Guardate, ignoranti delle mie figlie; avendo avuto la perdita del primo bastimento e mi cominciano a sfogliarmi la casa di roba!» - Va da quella bona nel suo quartiere. - «Figlia mia, avete sentito che novità? Ho perduto il primo bastimento e le vostre sorelle mi cominciano a sfogliarmi la casa.
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La Prezzemolina Spagna XVII Marvizia Levantini
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