- «Mettiti il mantello!» - E gli arriva questo giovinotto e si mette il mantello. - «Eh mi vede?» - «Eh no. Vien giù. Oh pròvateli te ora.» - Si leva gli stivali, si leva il mantello e se li mette quell'altro. Fa la solita anco lui. Va su quella montagna, si mette il mantello: - «Che mi vede?» - «No! Oh vien giù.» - Gli apparisce giù da Leombruno. Leombruno: - «Oh ditemi un po': io qui vi ho fatto le parti e ogni cosa: che me li faresti provare gli stivali e questo mantello?» - Dice: - «Sicuro!» - fra di loro. - «Sicuro!» - Gli apparisce il caro Leombruno e s'infilza gli stivali; prende il mantello e se lo mette sotto il braccio e via! Quando gli è sulla montagna: - «Eh! si metta il mantello!» - Si mette il mantello il caro Leombruno[7]. - «Che mi vedete, giovanotti?» - «No.» - «Eh non mi volete vedere!» - e non si fa più vedere il caro Leombruno. E tra di loro si pigliano a tu per tu, si picchiano e tutto. E il caro Leombruno, con il suo mantello addosso, gli era giù da loro, gli era. Si dà la combinazione, che s'ammazzano tutti e due; e rimane solo Leombruno, lì. Il caro Leombruno di due parti e' ne fa solo un monte e si carica di tutte quelle ricchezze e va via. Cammina, cammina, cammina, cammina, si condusse a una locanda. - «Oh! qui mi voglio rinfrescare. Ditemi, locandiere; di primo impeto, innanzi rinfrescarmi, voglio sapere, se voi sapete, in dove pò risèdere[8] una certa Donna Chilina?» - «Venga, signore, venga qua, nojaltri non se ne sa niente di questi nomi. Ma venga qui.
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Leombruno Leombruno Leombruno Leombruno Leombruno Leombruno Leombruno Donna Chilina
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