Pagina (515/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      » - «Oh guarda! Io ne torno ora, torno adesso, caro bel giovane. Io ti ho da ditti una cosa: che, dimani, qualche altro vento, o Scirocco, o Marino, o Ponente, o Levante, o Pisano, o Tramontano!... chi sa che non tocchi a il Tramontano a andare domani da Madonna Chilina? che quell'isola non rimane mai senza ventolazione.» - «Oh! io ho piacere,» - risponde Leombruno. Viene adagio adagio tutt'e sei i venti; e l'ultimo gli č il settimo, che gli č il Tramontano. - «Badate,» - gli fa l'eremita, - «bel giovane, non vi spaventate; adesso sta per apparire il Tramontano; che la cella va da una parte all'altra, che il Tramontano la porta in qua in lą: ti sbarberebbe anco le mura.» - «Oh non mi spavento!» - In codesto contrattempo gli altri venti: - «Ma diteci, bel giovane, che č di voi?» - «La mia legittima sposa....» - fa Leombruno; gli dice tutta la novella. - «Dapņ in qua, che voi mancate dalle sue braccia, Donna Chilina ha messo due grossi leoni alla sua porta d'ingresso; che un poveretto, che č per entrare dentro, č divorato.» - «Non ho paura.» - Tutt'in un tratto si sente brrrr! brrrr! brrrr! che gli era il Tramontano, che appariva, che la cella gli andava da una parte all'altra. E apparisce il Tramontano. - «Oh bona sera!» - fa. - «Che fa qui questo giovanotto? Che bon vento l'ha straportato?» - «Oh stati zitto, sai, caro Tramontano!» - e gli fanno tutto. Dice il Tramontano: - «Ma tu non sai, te? tu vuoi ire nelle braccia della tua sposa? Tu non poi, sai, andare.» - «Come io non posso?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Scirocco Marino Ponente Levante Pisano Tramontano Tramontano Madonna Chilina Leombruno Tramontano Tramontano Tramontano Leombruno Donna Chilina Tramontano Tramontano Tramontano Tramontano