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      » - Fanno il complimento alla nora. I cognati similmente. E trionfalmente rinnovano lo sposalizio la mattina di poi. Il padre, che, benchè avesse la croce di cavaliere, benchè avesse lo spadino al fianco, gli fu consegnata una croce imbrillantata, che valeva un tesoro ed una spada l'istesso; e a tutti cognati l'istessamente la croce imbrillantata. La socera, rivestita, che, benchè non ne avesse di bisogno, nel modo e nella maniera, che volle Madonna Chilina, e se la tenne al suo fianco. Il padre l'istessamente al fianco della nora. E i fratelli, che erano undici, intorno al fratello; a onorare il fratello tutt'e undici quanti gli erano. Rinnovano le nozze e furono di bel novo sposi. Invito di signori, pranzo suntuoso. Diede da mangiare e bere a tutte le poere genti. E così se ne godettero e se ne stiedero.
     
      Stretta la foglia e larga la via;
      Dite la vostra, che ho detta la mia.
     
     
      NOTE
     
      [1] È in sostanza il libretto popolare intitolato: Bellissima Istoria di Liombruno, dove s'intende, che fu venduto da suo Padre, e come fu liberato, ed altre cose bellissime, come leggendo intenderete.
     
      CANTARE PRIMO
     
      Dammi ajuto, che puoi, musa divina,
      Di componere una istrana istoria,
      Che la mia cetra non vi si rovina;
      Ma ajuta la debol mia memoria,
      (Perchè, nè di saper, nè di dottrina,
      Nemmen di poesìa non vanto gloria)
      Sì ch'io possa narrar un caso in rima,
      Ch'a ciascun piaccia dal piede alla cima.
     
      Signori, trovo, che per povertadeMolte persone son male arrivate,
      Hanno perduto la lor libertade,
      La povertà sì forte l'ha cacciate.


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La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





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