Pagina (558/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Hanno sentito, signori?» - si volta a i giudici, da i' signor Giuseppe. - «Dunque, signor Giuseppe, Lei dice di aver pernottato una notte con la moglie d'i' signor Giovanni; e la moglie d'i' signor Giovanni, dopo che la diede a balia, la vede ora?» - Ebbe a confessare a i' pubblico la pura verità di tutto, ogni cosa: - «Non c'è niente di guasto. I ferri, che ha il signor Giovanni di Costantinopoli tanto alle mani che ai piedi, sian levati e messi a i' signor Giuseppe.» - È mandata a prendere per la squadra la vecchia a casa, per istraportarla sulla piazza di Costantinopoli, nin mezzo ai giudici. Ci va la squadra a casa della vecchia; bussano. S'affaccia questa vecchia dell'aceto: - «Che vuol'ellin', signori?» - «Giù a terra. Dovete venire avanti ai giudici.» - «I giudici da me non hanno da aver nulla. Cosa hanno ellino da aver da me i giudici?» - «Colle bone venite via, se no verrete colle cattive.» - Non voleva aprire l'uscio. Buttarono giù l'uscio; presero la vecchia; catene a mane e piedi; e la straportaron sulla piazza di Costantinopoli. Come difatti, l'ebbe a confessare dall'i insino all'a a i' pubblico ancor lei. Fu messa sur i' patibolo; e i' signor Giuseppe a stare a vedere a falli la testa a questa vecchia. E, dopo della vecchia, fecero a montare sul patibolo anche il signor Giuseppe e decollorno ancora lui. Il popolo, che vedde cotesta e costì, cominciorno a dare in un picchìo di mano: - «Evviva! evviva la sposa d'i' signor Giovanni di Costantinopoli, che ha salvato i' suo sposo.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Giuseppe Giovanni Giovanni Giovanni Costantinopoli Giuseppe Costantinopoli Costantinopoli Giuseppe Giuseppe Giovanni Costantinopoli