) VII. Die beiden Fürstenkinder von Monteleone. (Cf. Simrock, Deutsche Märchen N.° 51). - De Gubernatis (op. cit.) X. Il Guanto d'oro. - Bernoni. (Fiabe e novelle popolari veneziane) I. I do Camarieri. - La mente del lettore corre subito ad una delle più vaghe novelle del Boccaccio.
[2] Non è molto chiara l'espressione. Intende, una donna simile perfettamente alla figura, da te ideata; una donna, della quale, questa tua figura possa considerarsi ritratto, che sia come l'originale di questo ritratto. Innamoramenti per ritratti si trovano non di rado nelle fiabe e frequentissimamente nelle opere letterarie. Potrei farne un lungo elenco; ma mi restringerò a due citazioncelle del mio prediletto seicento:
Giovan Francesco Loredano, nobile veneto, che scrisse, verso il M.DC.XXXV la Dianea, v'introduce parecchi personaggi innamorati de' ritratti di belle Principesse; e l'un d'essi, Celardo, viene così ripreso da un vecchio romito: - «Possibile, che 'l senso così vi tiranneggi la ragione! Possibile, ch'un parto dell'arte, tanto più vile, quanto più comune a tutti, possa tormentar gli effetti d'un cuore, ch'è maggiore dell'arte e della natura! Io non biasimo la pittura, che sa eternare coloro, che non viverebbero alla memoria nonchè agli occhi. Biasimo l'intemperanza delle nostre compiacenze, la pazzia de i nostri pensieri, la cecità del nostro intelletto, che riceve alterazione da fantasimi imaginarî, da larve finte, da sembianze o imitate o adulate. Che direste, se questa pittura fosse non una copia del vero, ma un capriccio artificioso d'un pennello, che avesse, senza vederle, imitate le idee della bellezza?
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