Arrivato Nanni a detto campo, chiese soldo a' Pisani; e domandandogli del nome rispose: - «Io mi chiamo Nanni; e, per avere io solo in un giorno ammazzato sette, ho per soprannome Ammazzasette.» - Fu per questo e per esser anche ben formato, con buon soldo e con non minore stima accettato. E, sendo poi fra pochi giorni in una scaramuccia morto il capo delle truppe francesi, e volendone essi fare un altro, erano fra di loro in gran differenza, perchè, essendone proposti diversi, coloro a' quali non piacevano i soggetti proposti, gridavano Nanì, Nanì. Onde i soldati Italiani, che credettero che dicessero Nanni Nanni e che avessero253 creato lui, cominciarono a gridar Nanni, Nanni, viva Nanni; e così, a voce di popolo, Nanni detto l'Ammazzasette restò eletto capo di dette truppe; e divenne ricco, siccome gli aveva promesso la Fata.
NOTE
[1] Tolgo questo racconto dalle celebri Annotazioni al Malmantile, nelle quali è posto per illustrare la stanza XXVII del I Cantare:
Ov'anco in breve Celidora arrivaCon armi indosso ed altre da far fette;
Perchè, una volta alfin fattasi viva,
Ha risoluto far le sue vendette;
Che l'usbergo incantato della divaL'ha fatta diventar l'Ammazzasette;
Ed alle risse incitala talmente,
Ch'ella pizzica poi dell'insolente.
Ecco poi quattro lezioni milanesi del racconto:
I. EL SCIAVATTIN254
Ona vœulta, gh'era on sciavattin255; sicchè, on dì, l'era tant stuff de fà el sciavattin, el dis: - «Adess vœuri andà a cercà fortunna.» - L'ha compràa ona formagginna256 e l'ha missa sul tavolin.
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