Pagina (654/708)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      » - Subito fu chiamata; e, in presenza sua, gli fu domandato ad Angiolino, - «cosa voleva da lui?» - Dice: - «Voglio da questo ribaldo, che gli sia dato la metà del premio, che Lei mi darà, Sua Maestà. Dunque io ho preso questo premio, è di ragione che l'abbia mezzo.» - Maravigliata tutta l'udienza, ma accertati del fatto, fu messo sotto la sentinella, ed a suo scorno gli furon date cinquanta nerbate: e a quelle percosse saltava come un capretto. Servito che fu questo, fece chiamare la seconda sentinella, e così dicendo Angiolino: - «Ancora questo infame mi voleva mandare addietro, se non gli promettevo un quarto del premio. Gliene siano date venticinque.» - E così fu fatto. - «Ancora quello della sala d'aspetto deve essere premiato.» - Questo tremava a verga, perchè aveva sentito tutto l'andamento di tutto l'affare: ad un tratto si sente chiamare e fu premiato come gli altri. Allora disse il Re: - «Ti ce ne rimane dodici anche per te.» - «Sì, è giusta,» - dice Angiolino: - «Ma io voglio vedere se trovo chi le compri.» - Ciò detto, si partì; e, giunto per le varie strade della città, trovò una bottega, dove si vendeva questi staffili. Gli domandò: - «Quanto costano questi?» - Rispose: - «Dodici paoli l'uno.» - «Io ce n'ho dodici da i' Re,» - dice Angiolino: - «Ve gli do a tre paoli.» - «Ed io gli piglio.» - «Ma bisogna, che venite con me.» - Arrivati alla sala, disse Angiolino: - «Questo è quello, che ha comprato gli staffili.» - Sorridendo il Re, dice: - «Dunque siei quello, che hai comprato?


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La novellaja fiorentina
Fiabe e novelline
di Vittorio Imbriani
Editore Vigo Livorno
1877 pagine 708

   





Angiolino Sua Maestà Angiolino Angiolino Angiolino Angiolino