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      E cadde la pioggia, inondarono i fiumi, soffiarono i venti, imperversarono contro quella casa e quella andò giù e fu grande la sua rovina».
      E fu grande la sua rovina! Sì, grande, completa, irreparabile la rovina di quell'anima, di quella vita, di quell'intelligenza, che allorquando viene il giorno del pericolo, della sventura, della battaglia, non può opporre nessuna salda forza fondamentale, e tutto le crolla intorno, ed essa rimane in una aridità desolata, nella completa solitudine che accascia, nella disperazione che uccide. Gli affanni, le perdite, le delusioni, il dolore, a cui nessuna vita umana può esimersi, perchè appunto non è che una vita terrestre, hanno ben diversi effetti su chi sta saldo abbracciato alla sua fede invitta, e nella sua passione vede riflessa la Passione del Maestro eletto e all'esempio di Lui tenta, vuole attenersi, e con gli Spiriti beati e con l'Ente supremo stesso, comunica nella fervente preghiera di lagrime e d'offerta umile: - e chi lasciò illanguidire, prima, e spegnersi poi la lampada del santuario, chi si sottrasse poco a poco al dovere rude, maestro austero, e seguì le lusinghe d'una falsa e fugace felicità fondata sull'egoismo e fidò che la vita potesse sempre essere una primavera in un giardino, e su quelle lusinghe, su quelle parvenze edificò un'esistenza e un avvenire, fine a sè stessi.
      Che cosa opporranno questi illusi quando il giorno della prova verrà? Nulla: si lascieranno travolgere come le piume, come i pètali caduchi delle corolle dei verzieri, come le foglie dei boschi all'autunno.


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





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