Non si deve giudicare la bellezza e la bontą di una missione dal punto di vista comune, perchč tanto varrebbe allora essere gente comune. La superioritą che dona vista pił acuta e coscienza pił sensibile e pił ricco fervore di azione, non indugi a guardare ai risultati immediati delle azioni e delle parole sue, e sopratutto non ne esiga il compenso come la soddisfazione d'un debito.
Si deve spargere la buona parola, compiere l'opera di giustizia e adempiere scrupolosamente il proprio dovere per l'intima convinzione propria, per seguire l'ispirazione del proprio spirito compenetrato della luce divina: non per piccoli motivi, per calcoli umani. Il buon seminatore sparge il seme per il pane di tutti, non per il suo solo pane: e se parte del seme va perduto, egli non s'attrista troppo poichč pensa a quello che germinerą e darą frutto.
Pensiamo: se Cristo avesse dovuto predicare il nuovo verbo di fraternitą e di pace, solamente dietro compensi immediati, e avesse cessato per le derisioni, le opposizioni, l'indifferenza e l'ariditą delle turbe, non avrebbe subito il martirio glorioso, ma la sua parola non avrebbe nemmeno potuto rinnovare il mondo e serbare dopo venti secoli tanta efficacia in mezzo a noi. Che importano il fango, il gelo della terra quando si cammina per una via di luce? Che importano i giudizi errati e la cecitą degli imperfetti, i tradimenti dei deboli, lo sfuggire delle anime leggere, l'ingratitudine degli egoisti? Se saremo giunti a consolare veramente qualche sventura, a dar luce e nuovi ideali a qualche anima smarrita, a far meno amara qualche ingiustizia, a render pił forte qualche virtł e pił attiva la bontą, ecco che quel seme prezioso accolto da un terreno fecondo e custodito, cresciuto, coltivato dall'amore, si coronerą di messe gagliarda e renderą, come il grano della parabola di Cristo, cento per uno.
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Cristo Cristo
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