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      E questi saranno coloro che più metteranno a prova la pazienza di Gesù con le obbiezioni, col sarcasmo, con la boriosa ignoranza o l'inutile sapere. E a costoro che si affannavano a cercare nelle Scritture delle prove contro l'asserzione del nuovo Profeta, Gesù tranquillamente rispondeva:
      «- Voi investigate le Scritture perchè credete di avere in esse vita eterna: ora, queste son quelle che fanno testimonianza per me». (Giov. V. 39).
      Sempre l'orgoglio umano presunse di conoscere e di vedere più dello stesso Dio! Sempre ed in ogni tempo la diffidenza, l'incredulità, intorbidarono la limpida onda della fede! Certo, questa gente, che chiedeva le prove materiali d'un fatto spirituale, non poteva intendere nè l'arcano linguaggio, nè le nuove dottrine di quello strano filosofo così diverso dagli altri. E Gesù compativa alla loro grossolanità, alla loro ostinazione, alla loro ignoranza, e osservava tranquillo:
      «- Voi siete di quaggiù, io sono di lassù. Voi siete di questo mondo io non sono di questo mondo». (Giov. VIII, 23).
      E a quelli che lo riguardavano con curiosità incerta, come uno straniero, ma che pure si avvicinavano a lui, e mostravano l'ansia, il bisogno dell'anima d'essere convinti; quelli che, allora come ora, sentivano forse in fondo ai loro cuori la divina nostalgia d'un conforto sovrumano, diceva pianamente Gesù:
      «- Ebbene, conoscete me e sapete di dove sono: tuttavia non sono venuto da me; anzi veritiero è Colui che mi ha mandato, il quale voi non conoscete. Ma io lo conosco perchè son da Lui, ed Egli mi ha mandato.


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





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