La vita più semplice, più oscura, più disadorna, più triste, si trasformerà in qualcosa di prezioso e di raro e di sacro, se trarrà le sue inspirazioni, i suoi motivi, i suoi conforti dall'alto e porterà nelle occupazioni quotidiane un'anima pura, in pace con sè stessa e con altrui.
Per questo, Gesù aggiunse che Maria aveva scelto la parte migliore.
Tutto ciò che è puramente soggetto alle leggi materiali è caduco, è fallace, è incerto. Salute, amore, giovinezza, bellezza, gloria, libertà, dovizie, pace, quanto è più caro e necessario per il benessere della vita, non è mai in mano nostra conquista così sicura da farcene credere padroni assoluti. La salute, l'amore, la ricchezza, la pace, si possono perdere in breve; gioventù, bellezza, gloria, sorridono appena e passano veloci lasciando l'anima, che solo di quelle s'appagò, nell'ombra d'una sconsolata tristezza.
Ma nulla si perde o s'invola di quello che lo spirito seppe conquistare, seppe cercare e rintracciare alle divine sorgenti della ricchezza, della consolazione durevole. Maria scelse la parte migliore perchè porgeva orecchio docile e attento agli insegnamenti della vita, anzichè agitarsi per la vita stessa: e le parole che cadevano nel suo cuore trepido e ardente, pronto a dare buoni frutti, vi deponevano una ricchezza spirituale di forza e di dolcezza che nulla e nessuno avrebbe potuto rapirle.
Vediamo di scegliere anche noi, come la donna di Galilea, la parte migliore: e, sollevandoci dalle preoccupazioni quotidiane e, dalle materialità della vita, cerchiamo il segreto della calma inalterata, della serenità imperturbabile, della forza invincibile, nella sfera superiore della fede e dell'ideale cristiano, là dove Maria di Betania l'attingeva: ai piedi di Gesù.
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