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      ... noi rinnoviamo tutti questi editti.... e consacrandoci di nuovo con tutta la nostra famiglia e posterità, e con tutti i nostri Stati, a quella Divina Madre, dichiariamo che abbiamo fatto e facciamo un voto speciale, così per noi come per la nostra famiglia e per tutti i nostri Stati e popoli, del consenso dei quali la nostra ben conosciuta pietà non ci lascia alcun dubbio, di celebrare in perpetuo la festa dell'Immacolata Concezione agli 8 di Dicembre».
      Bello e gentilmente poetico è questo vasto tributo d'omaggio, questi atti di sottomissione che l'alto linguaggio degli individui che li compirono e il reciso tono di comando in cui usavano esprimersi rendono più magnanimi, e adombrano, anche nell'umiltà, d'una simpatica, virile fierezza. Bello per la religione e per l'ideale questo armonioso contrasto della forza e della potenza, ed anche della crudeltà, delle armi, che s'inchina, riconosce ed adora la Purezza assoluta e ne fregia i petti come segnacolo di onore, come ricompensa al valoroso e ne fa soggetto d'arte e di poesia, e la innalza sui pinnacoli a tutelare la vita civile, e simbolicamente si raccoglie sotto il suo manto azzurro come all'ombra d'un augusto vessillo di protezione e di salvezza. Bello questo omaggio della sovranità terrena alla sovranità celeste nella sua forma, più mistica e pura: questa consacrazione cristiana di riconoscenza alla Patrona delle Vittorie, che nel soave simulacro trionfa sulla colpa, sul fango, sulle impurità umane, raffigurate dal serpe velenoso da Lei domato col piccolo piede che sa solo le vie stellate delle altissime sfere.


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





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