Perchè l'esistenza di alcuni scorre serena e calma, e l'esistenza d'altri non è che una continua tempesta?
Perchè alcuni, senza maggior merito, sono vittoriosi ed altri vinti?
Risponde la Guida Celeste al travagliato: «Quello che piace altrui riuscirà a bene, quello che piace a te non perverrà allo inteso effetto. Le parole degli altri saranno ascoltate, le tue saranno avute per nulla. Chiederanno altri e riceveranno, domanderai tu e niente otterrai. Andranno gli altri con lode per le bocche degli uomini: di te non si farà motto. Ad altri questa o quella cosa sarà commessa, e tu non sarai giudicato buono a cosa nessuna.... Di ciò la natura sentirà alcuna volta tristezza, e sarà pur gran fatto se tu tel porti in silenzio».
Questa è psicologia profonda, è l'interpretazione esatta di una delle maggiori e più pungenti malinconie; chè ben di rado, infatti, l'uomo sa dominare virilmente in silenzio, perchè appare, ripeto, come il risultato d'una grande ingiustizia di cui non sappiamo intendere la causa e a cui non ci sappiamo rassegnare.
«Beati quelli che soffrono!» ha detto solamente Gesù in risposta ai dolenti. E il dolore, le umiliazioni, le contrarietà, tutta l'apparente ingiustizia non appare più come un castigo, ma come una prova al valore dei combattenti, come un mezzo per acquistare la gloria.
«In queste cose e in consimili vuole essere sperimentato il servo fedele del Signore - dice il libro della meditazione e del consiglio, l'Imitazione - com'egli sappia in tutte le cose negare e vincere sè stesso».
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Guida Celeste Gesù Imitazione
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