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      E la sua preghiera è un atto di grazie che vola con bianche ali di colomba fino alle plaghe dell'infinito: è una pia supplica per coloro che si trovano tuttavia nel pelago amaro; è domanda di luce e di fede per appianare ad altri il cammino.
      E nella vecchiaia, nel crepuscolo della vita, la preghiera grado grado diventa la preparazione spirituale alla misteriosa metamorfosi dalla vita materiale a un'esistenza ideale: la magica parola che schiude le mistiche porte dell'eternità: l'invocazione che scioglie uno per uno i ceppi e libera lo spirito nella luce donde venne e si compose per la breve carriera terrestre.
      Generalmente si considera la preghiera come un atto materiale, nonostante l'elemento divino e superiore ch'è in essa, perchè siamo usi a servirci di date formule, e spesso per pigrizia o per insipienza affidiamo alle paginette piene di retorica e di luoghi comuni dei soliti libri di preghiere, l'interpretazione dei sentimenti più caldi e più intimi del nostro cuore che ne resta inappagato e freddo. E la diversità fra la preghiera quale si recita generalmente e quale dovrebbe essere, la riscontriamo nelle ore speciali, solenni, uniche della vita, quando una gioia immensa, uno straziante dolore, una trepidazione indicibile, una attesa logoratrice, ci fa salire alle labbra dal profondo del nostro essere la preghiera senza parole: la preghiera contesta di lagrime, d'invocazioni brevi, di suppliche contenute nell'augusto Nome di Dio; di palpiti folli, di pensieri muti e ardenti simili a fiamme.


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Pagine mistiche
di Jolanda
Editore Cappelli
1919 pagine 168

   





Nome Dio