Ma per ottener questo, è necessario esercitarci spesso nell'esame della nostra vita interiore, del nostro carattere, degli obblighi imposti dalla nostra condizione sociale e familiare.
Chi oserebbe, dopo aver meditato un po' seriamente su quanto ho tentato di esporre, riguardare ancora la confessione come un'azione materiale, un obbligo importuno, non utile nè necessario, a cui i ribelli procurano di sottrarsi o di soddisfare il più sollecitamente e superficialmente possibile? Chi potrebbe con piena convinzione sostenere ch'è un espediente per violare le coscienze e penetrare i segreti delle anime e delle famiglie? Purtroppo, in ogni istituzione, non vi è altezza o santità d'origine che l'intervento dell'uomo indegno non abbia potuto abbassare e rimpiccolire od anche torcere a cattivo fine, ma dipende dalla nostra volontà, dalle disposizioni del nostro spirito il ricollocare nella lor luce mistica, nella loro elevatezza ideale e sacra ciò che non avrebbe dovuto degenerare giammai. Tutto quanto ci viene dalla dottrina di Cristo è pura bellezza, è bontà, è lume soave, è virtù redentrice: e, se tale non appare subito ai nostri occhi, se fummo disgustati o allontanati da qualche degenerazione, da qualche grossolana interpretazione di quella dottrina celeste, incolpiamone, o meglio, scusiamo l'insufficienza umana, ma non si vilipenda l'essenza della religione, e non illanguidisca la nostra fede, e non si rilasci il nostro attaccamento. Lo stesso atto compiuto da due persone di sentire e di pensare diverso può avere una diversità di significato profonda e dare risultati diversissimi.
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Cristo
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