«Quante volte, Signore, Tu lo dici a noi, quando nel dolore ci visiti, quando a noi appari traverso la prova, e noi trasaliamo.... Il tuo «Son io» dammi di sentirlo ogni volta, Gesù, dammi di sentirlo fin nell'intimo, perchè l'anima mia dubbiosa non abbia a venir meno.
«E se alla Tua voce, come a Pietro, uno slancio d'amore a Te mi attira, e ti chiedo di chiamarmi anche più oltre, là ove solo virtù di fede soccorre, fa che la fede non mi manchi: fa che nessuna incertezza mi meriti quel Tuo rimprovero: il tuo rimprovero, Signore, che è una promessa».
XXII.
Bontà.
«Gesù - narra il Vangelo - andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando il Vangelo del Regno e sanando le malattie del popolo. E si sparse la fama di lui per tutta la Siria: e gli presentarono tutti quelli ch'erano afflitti da diversi mali e dolori, ed ei li risanò. E lo seguì una gran turba dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme, dalla Giudea, e dal paese di là dal Giordano. Gesù, vista quella turba, salì sopra un monte e disse:
«Beati i poveri di spirito, perchè di loro è il regno dei cieli.
«Beati quelli che piangono, perchè saranno consolati.
«Beati quelli che hanno fame e sete di giustizia, perchè saranno saziati.
«Beati i misericordiosi, perchè troveranno misericordia.
«Beati quelli che hanno, il cuor puro, perchè vedranno Dio.
«Beati i pacifici, perchè saranno chiamati figli di Dio.
«Beati quelli che soffrono persecuzioni per amore della giustizia, perchè di loro è il Regno dei cieli.
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