Pagina (16/59)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Anzi, i giudizi di valutazione sono gravi in proporzione della loro prova teoretica assai piú che delle espressioni di biasimo che li accompagna; appunto perché il biasimo può essere piú facilmente sottinteso. E non per nulla la diffamazione è punita piú dell'ingiuria. Cosí il giudizio valutativo (sottinteso) sembra essere fondato su prove, come si dice, di fatto, ossia su giudizi teoretici; mentre i giudizi teoretici provano bensì l'esistenza del fatto o la legittimità dell'imputazione, ma non provano in nessun modo il valore dell'azione. Il qual valore è già riconosciuto e ammesso e incorporato nell'idea di quel modo di operare, di quel difetto o colpa di cui l'azione è prova, e non ha bisogno di essere formulato a parte perché tutti lo sentono e tutti lo sottintendono.
     
     
     * * *

     
      Ora i giudizi di valore a cui si dà ufficio di primari, cioè che si assumono a fondamento degli altri e alla cui validità si riconduce la validità di questi, sono presi, solitamente, tra i giudizi il cui valore per essere comunemente riconosciuto e, come si dice, pacifico, è appunto piú facilmente sottinteso.
      Quando si è detto a una persona intelligente «bada che quella pistola è carica», non occorre altro discorso per persuaderla a maneggiarla con prudenza; e nessuno pensa che è sottinteso, o meglio, nessuno ha bisogno di pensare distintamente che è sottinteso, un giudizio sul valore della vita, e che l'avvertimento non avrebbe peso se la vita non valesse piú di una cartuccia.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

I limiti del razionalismo etico
di Erminio Juvalta
Einaudi Editore Torino
pagine 59