CAPITOLO PRIMOL'ESIGENZA ESECUTIVA
SOMMARIO: 1. L'etica e l'esigenza pratica - Esigenza giustificativa ed esigenza esecutiva - Legittimità da un punto di vista astratto di distinguere le due esigenze e i due ordini di problemi che rispettivamente li riguardino.
2: Processo storico reale inverso al processo logico - Priorità dell'esigenza esecutiva e del problema dell'obbligazione - Identificazione del giusto coll'obbligatorio - Come sorga l'esigenza interna dell'obbligo. - Come per essa si mantenga la indissolubilità dei due concetti anche nelle costruzioni razionali - I tentativi di unificazione nel campo oggettivo e nel soggettivo.
3. Condizione da cui dipende l'esigenza interna dell'obbligo (dualismo tra i motivi). - Non è legittimo considerare quella condizione come necessaria. - Possibilità di far astrazione da essa e quindi dall'esigenza dell'obbligo. - Priorità logica del problema della giustizia. - Conclusione.
1.
L'esigenza pratica è il Calvario dei sistemi morali. È questa esigenza che i moralisti metafisici rimproverano trionfalmente agli avversari di dimenticare, e che i piú tra i moralisti delle scuole positive cercano persuadersi che sia tutt'uno colla necessità storica e sociologica, quando non preferiscono lasciarla in disparte. È in nome di questa esigenza che i kantiani varcano deliberatamente l'abisso tra il fenomeno e il noumeno; ed è per essa ancora che molte menti avvezze alla disciplina critica piú rigorosa la abbandonano volentieri, come un servitore indiscreto, nel vestibolo della morale; è finalmente per questa esigenza che la diversità delle soluzioni date ai problemi metafisici, o in breve la differenza di fede metafisica, continua ad essere, in fondo, il criterio di distinzione tra i cultori della morale, anche dopochè ha cessato di opporre gli uni agli altri i cultori delle altre scienze.
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Processo Calvario
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