Pagina (7/61)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Il suo valore come motivazione dipende dal valore reale che le credenze hanno nella coscienza, dalla loro forza motrice. Essa ne addita la sorgente, ma non dà, essa, la forza. E se mancasse la fede nei dati assunti da lei, una costruzione metafisica qualsiasi avrebbe sulla condotta una efficacia non diversa né maggiore di qualsivoglia fantasia mitologica.
     
     
     * * *

     
      Se le cose dette sono vere, bisogna riconoscere la legittimità della conclusione seguente:
      La ricerca e l'analisi psicologica dei fattori da cui dipende l'osservanza della norma morale, come la dottrina pedagogica dell'educazione morale, sono una cosa diversa e distinta dalla costruzione normativa morale; come la spiegazione psicologica dei motivi da cui può dipendere, poniamo, l'osservanza delle pratiche di un culto è cosa affatto diversa dalla giustificazione teologica e dalla derivazione logica di quelle. Quindi quella costruzione metafisica, come qualsivoglia altra costruzione teorica - metafisica o no - ispirata dalla esigenza esecutiva e dalla preoccupazione pedagogica, non toglie nulla alla giustificazione della norma né alla legittimità della sua deduzione, dato - come nell'ipotesi - che l'una e l'altra siano raggiunte.
      Similmente se, uscendo dall'ipotesi, supponiamo che il fine e la norma siano ancora da determinare, questa ricerca e determinazione teorica non solo potrà, ma dovrà essere istituita e compiuta, all'infuori di ogni preoccupazione sulla esistenza e sulla efficacia dei motivi atti a darne l'osservanza.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Prolegomeni a una morale distinta dalla metafisica
di Erminio Juvalta
Einaudi Editore Torino
pagine 61