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      Onde l'autorità, la forza morale unita pure alla fisica, e la stessa ragione non sempre riescono a piegare o a dirigere l'altrui volontà libera. Invece, noi diremo che l'educazione da sè non può far tutto, ma può far molto, anche se incontri difficoltà non lievi e tenaci resistenze nell'educando. Non occorre, d'altra parte, spender molte parole per dimostrare come l'educazione fisica, intellettiva, morale e civile per l'uomo sia una necessità. Sta bene che l'uomo, fornito di corpo e di animo, ha naturali disposizioni fisiche e intellettuali, come ha leggi sue proprie; ch'egli è un animale naturalmente ragionevole, sociabile e parlante, come lo definiva Aristotile. Ma senza l'arte educativa, abbandonato a sè stesso, l'uomo non si distingue dagli animali bruti, non apprende il linguaggio, non dispiega debitamente le sue facoltà mentali e morali, e non può quindi conseguire il suo massimo perfezionamento e il vero suo fine.
      Ora, se all'uomo è necessaria l'educazione, se la natura umana in sostanza non cambia, perchè tanta varietà di sistemi educativi in ogni tempo e luogo, perchè non abbiamo ancora unità e concordia d'intelligenze rispetto ai principî direttivi nell'arte dell'umana educazione? Ardua è la risposta. E già. il Kant ebbe acutamente osservato, che di tutti i problemi, affacciatisi o dati a risolvere alla mente umana, il più nobile ma insieme il più difficile è il problema dell'educazione.
      Criterî principali della scienza e dell'arte educativa per noi sono gl'infrascritti.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





Aristotile Kant