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      7. Un disegno di educazione dovrebbe, pertanto, essere cosmopolitico.
      8. Il metodo d'istruzione e d'educazione non vuol essere meccanico, ma fondato su principî razionali. - E giā il Ratich aveva detto lieto e animoso: Vetustas cessit, ratio vicit.
      9. In qual modo conciliare l'autoritā dell'educatore con la volontā libera dell'educando e col fine ultimo dell'educazione? Servirsi dell'autoritā per educare nell'uomo la libertā. La stessa disciplina non sia dunque servile. - Aforismo provvido e sapiente che pių tardi cercarono dimostrare e inculcare agli Italiani il Lambruschini e il Rayneri.
      10. L'uomo č il solo animale che abbia necessitā di lavoro. Il lavoro fisico e il lavoro mentale, benchč distinti, non vanno separati; e l'uno e l'altro dev'essere fatto per dovere. Onde la stessa cultura dello spirito č doverosa, nč va impartita ed appresa per mero divertimento.
      11. Non una sola, nč alcune, nč separatamente, ma tutte le facoltā umane vogliono essere coltivate, ciascuna di esse in relazione con le altre e per le altre. La cultura fisica non sia quindi segregata da quella dello spirito. - La quale armonia delle potenze dell'animo e del corpo nel graduato loro svolgimento era stata accennata e raccomandata anche da Francesco Bacone nel De augmentis scientiarum, lā ove tratta della pedagogica.
      12. Rispetto all'educazione mentale, bisogna apprender bene pių cose, con attivitā costante e intensa, ma nel debito tempo: festina lente.
      13. Nell'educazione progressiva si tenti di unire il sapere e il potere.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





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