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      - E già Francesco Bacone aveva detto: "L'uomo tanto può quanto sa." Ma come dee procedere, secondo il Kant, la prima educazione intellettuale? Alle lezioni di cose (tal sarebbe la descrizione del Mondo figurato) e all'esercizio della memoria si unisca quello dell'intelletto e del giudizio, se non vogliamo formare degli alunni tanti lessici viventi. Nella cultura della ragione si preferisca pertanto il metodo socratico.
      È chiaro che al metodo intuitivo ed oggettivo (come si domanda oggi) il Kant voleva si unisse anche il metodo razionale e soggettivo, per avvezzare l'alunno a riflettere ed a pensare da sè.
      14. Prima delle Scuole normali si fondino Scuole sperimentali, dove si osservino diligentemente gli uomini e se ne venga a conoscere per esperienza la natura varia e moltiplice.
      15. Gli Insegnanti abbiano ed usino libertà. di metodo, conforme si praticava nella scuola sperimentale di Dessau. - E cosi il Kant risolveva uno dei molteplici aspetti dell'ardua e complicata questione sulla libertà dell'insegnamento.
      16. L'arte perfetta, anche nella didattica e autodidattica, ritorna alla natura. - Onde mai? Perchè l'arte fondata sulla natura non può fallire a sicura meta. Quindi il Machiavelli voleva ritirare ai loro principî quelle istituzioni, che fossero troppo inveterate o corrotte. E più tardi il Vico uscì in quest'aurea sentenza: "Le cose fuori del loro stato naturale né vi si adagiano, né vi durano."
      17. L'educazione morale ha per fine principale di formare il retto e vero carattere nell'uomo, il quale deve anzitutto domare le sue passioni: sustine et abstine.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





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