Ma, in compenso, questo trattatello pedagogico è più chiaro e più facile, e quindi accessibile alla mente d'ogni persona culta; è insomma quasi popolare e pratico, mentre ne' suoi principî fondamentali non si diparte, come abbiamo visto, dalla Filosofia pratica del Kant, cioè dalle dottrine morali, giuridiche, politiche e religiose di lui.
Il trattato seguente, da noi recato in italiano, fu compilato da uno scolaro del Kant, dal prof. Teodoro Rinck, sopra il corso di lezioni pedagogiche fatto più volte dal Kant stesso all'Università di Könisberga, e pubblicato, col consenso dell'autore, nel 1803. Questo libro si compone di tre parti. La prima, o Introduzione, discorre i principî e le idee generali dell'educazione; la seconda versa sull'educazione fisica, vale a dire sull'educazione del corpo e sulla cultura delle facoltà dello spirito; la terza parla dell'educazione pratica o morale.
Il nostro G. Capponi ebbe a lamentare, nell'aureo Frammento sull'educazione, il tanto discorrere che a' tempi suoi facevasi dell'educazione, sentenziando che non avrebbe potuto incominciare l'educazione vera se non quando fosse cessato il tanto discorrerne. Che mai direbbe quel sobrio e valoroso pedagogista se oggi potesse alzare il capo dalla tomba?
Or bene, in mezzo a questa farragine di libri, di opuscoli e di riviste pedagogiche nostrane e forestiere onde siamo inondati; in mezzo a tendenze opposte anche in fatto d'educazione privata e pubblica, liberali le une, autoritarie le altre; in mezzo a sistemi disparati della vecchia scienza pedagogica e della nuova, quest'ultima informata generalmente alle teorie darwiniane ed evoluzioniste; mi è parso utile ed opportuno di recar nuovamente in italiano (giovandomi assai della versione francese del Barni) le dottrine liberali, austere, elevate del Kant sull'educazione umana, e che in fondo tengono il giusto mezzo.
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