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      L'uomo, al contrario, è obbligato a cercar di conseguire il fine suo; il che non può egli fare se prima non ne ha un'idea. L'individuo umano non può compiere da sè questa destinazione. Se ammettiamo una prima coppia del genere umano realmente educata, bisogna sapere altresì in qual modo essa educò i suoi figli. I primi genitori danno ai loro figli un primo esempio; questi lo imitano, e così dispiegansi alcune disposizioni naturali. Ma tutti non possono essere educati a questo modo, giacché gli esempi si offrono ordinariamente ai bambini secondo l'occasione. In altri tempi gli uomini non avevano alcuna idea della perfezione onde la natura umana. è capace; noi stessi non l'abbiamo ancora in tutta la sua purezza. È certo del pari che tutti gli sforzi individuali, che hanno per fine la cultura dei nostri allievi, non potranno mai far sì che costoro giungano a conseguire la loro destinazione. Questo fine non può esser dunque conseguito dall'uomo singolo, ma unicamente dalla specie umana.
     
      4. L'educazione è un'arte, la cui pratica ha bisogno d'essere perfezionata da più generazioni. Ciascuna generazione, provveduta dalle conoscenze delle precedenti generazioni, è sempre più in grado di arrivare a una educazione che in giusta proporzione e in conformità del loro fine svolga tutte le nostre disposizioni naturali e così guidi tutta la specie umana alla sua destinazione. - La Provvidenza ha voluto che l'uomo fosse obbligato a cavare da sè stesso il bene, e in qualche modo gli dice: "Entra nel mondo.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





Provvidenza