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      Ai fanciulli non si lascino contrarre abiti che poi si convertano in bisogni. Anche in quello che è buono, non usate la vostra arte per far loro di tutto una consuetudine.
     
      21. I popoli barbari non fanno uso di fasce pei bambini. I selvaggi dell'America, per esempio, scavano piccole fosse nella terra pei loro bambini; e ne guarniscono il fondo con polvere di vecchi alberi affinché l'orina e le immondezze vi s'infiltrino ed i bambini possano così restarvi asciutti; e poi le cuoprono di foglie. Ma, del resto, lasciano ad essi affatto libero l'uso delle membra. Se noi fasciamo i bambini come mummie si fa unicamente per nostro comodo, cioè per toglierci la noia di vegliare perché non divengano storpi. E ciò tuttavia accade spesso per l'uso delle fasce! Le quali, d'altra parte, riescono dolorose ai bambini stessi, e li gettano in una specie di disperazione impedendo loro l'uso delle proprie membra. Si crede allora poterne acquetare i pianti rivolgendo loro alcune parole. Ma si tenti di fasciare stretto stretto a quel modo un uomo adulto, e allora vedremo ch'egli pure si mette a gridare e cade nell'angoscia e nella disperazione.
     
      22. In generale va osservato che la prima educazione sia puramente negativa, cioè che nulla debbasi aggiungere alle precauzioni prese dalla natura, ma ristringersi a non distruggerne l'opera. Se v'ha un'arte permessa nell'educazione è quella di avvezzare i fanciulli. Bisogna dunque non far uso di fasce pei bambini. Ma se si vuol prendere qualche precauzione, la miglior cosa è una certa specie di scatola guarnita di corregge nella parte superiore.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





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