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      Parecchi genitori ricusano tutto a' loro figliuoli per esercitare così la loro pazienza, esigendo da questi più che da sè stessi. Ma è una crudeltà. Date al bambino quanto gli abbisogna, e poi ditegli: Tu ne hai abbastanza. Ma è assolutamente necessario che questa sentenza sia irrevocabile. Non fate alcuna attenzione alle grida dei bambini e non credete loro, quando credano di ottenere qualcosa per questa via; ma se lo dimandano con dolcezza, date ai medesimi ciò che loro torna utile. Si avvezzeranno così ad essere sinceri; e, come non importuneranno alcuno colle grida, ciascuno sarà, in compenso, benevolo con essi. La Provvidenza pare veramente abbia dato ai fanciulli un aspetto piacevole per incantare le persone adulte. Nulla v'ha di più funesto per essi che una disciplina ostinata e servile, intesa a piegare la loro volontà.
      Per ordinario si grida ai medesimi: Eh via! Non ti vergogni, questa cosa è indecente! e somiglianti espressioni le quali non dovrebbero mai adoperarsi nella prima educazione. Il bambino non ha ancora idea alcuna di vergogna e di convenienza; non ha di che arrossire, non deve arrossire; e diventerà solamente più timido. Si troverà impacciato dinanzi agli altri, e fuggirà volentieri la loro presenza. Quindi nasce in lui una riservatezza male intesa ed una molesta dissimulazione. Non osa più dimandar nulla, mentre dovrebbe poter dimandar tutto; nasconde i proprii sentimenti e si mostra sempre diverso da quello che è, mentre dovrebbe poter dire tutto francamente.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





Provvidenza