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      Assai vantaggiosa è pure la immaginazione locale, ossia l'abilità di rappresentarci tutte le cose nei rispettivi luoghi dove si sono vedute; essa dà, per esempio, la soddisfazione di ritrovarci in una foresta, osservando gli alberi vicino ai quali siamo prima passati. Dicasi lo stesso della memoria locale, onde sappiamo non solamente in qual libro si è letta una cosa, ma altresì in qual parte del libro stesso. Così, il musico ha il tasto in mente, onde non ha più bisogno di cercarlo. È del pari utilissimo di coltivare l'orecchio dei fanciulli, e d'insegnar loro a discernere se una cosa è lontana o vicina ed in qual direzione.
      Il giuoco dei fanciulli alla mosca cieca era già noto appo i Greci. In generale, i giuochi dei fanciulli sono pressoché universali. Quelli noti e praticati in Germania ritrovansi anche in Inghilterra, in Francia. ed altrove. Hanno la propria origine da una certa naturale inclinazione dei fanciulli: il giuoco alla mosca cieca, per esempio, nasce in essi dal desiderio di sapere come potrebbero aiutarsi se fossero privi d'un senso. La trottola è un giuoco particolare. Ma queste sorte di giuochi da bambini forniscono agli uomini argomento di riflessioni ulteriori e sono talvolta occasione d'importanti scoperte. Il Segner, per esempio, scrisse una dissertazione sulla trottola, e questa poi fornì ad un capitano di vascello inglese l'occasione d'inventare uno specchio, col quale si può misurare sopra un vascello l'altezza delle stelle.
      I fanciulli amano gli strumenti rumorosi, come le piccole trombette, i piccoli tamburi, e cose simili.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





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