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      Si può dunque, in un certo senso, dimandar fisica la cultura dell'anima quanto quella del corpo.
      Ma questa cultura fisica dell'anima si distingue dalla cultura morale, poichè l'una si riferisce alla Natura, l'altra alla Libertà. Un uomo può essere coltissimo fisicamente; può avere ornatissimo lo spirito, ma esser privo di cultura morale, ed essere un cattivo uomo.
      Bisogna distinguere la cultura fisica dalla cultura pratica, che è prammatica o morale. Quest'ultima si propone di render l'uomo più morale che colto.
      Divideremo la cultura fisica dello spirito in cultura libera e in scolastica. La cultura libera si riduce, sto per dire, ad uno svago; mentre la cultura scolastica è cosa seria. La prima è quella che ha luogo naturalmente nell'allievo; nella seconda, egli può essere considerato come soggetto ad un obbligo. Anche nel giuoco possiamo essere occupati, il che si chiama occupare i nostri ozi; ma possiamo essere obbligati ad occuparci, e questo dicesi lavorare. La cultura scolastica sarà dunque un lavoro pel fanciullo, e la cultura libera uno svago.
     
      35. Sono stati proposti vari sistemi di educazione per cercare, cosa davvero lodevolissima, il miglior metodo educativo. Si è pensato, fra gli altri, di lasciare che i fanciulli apprendano tutto come un divertimento. Il Lichtenberg, in una puntata del Magazzino di Gottinga, deride l'opinione di quanti vogliono che si tenti di lasciar fare ogni cosa ai fanciulli come un divertimento, mentre dovrebbero essere abituati per tempo a serie occupazioni, dovendo essi entrare un giorno nella vita seria del mondo.


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La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





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